In dicembre abbiamo ricevuto, presso la sede del corso di arabo per bambini, l’ultima nata tra le iniziative di Sopra i ponti, una cassa di libri per bambini, meravigliosamente illustrati e estremamente accattivanti: la nostra Piccola Biblioteca in Lingua Araba! I libri a noi sono giunti attraverso l’associazione Approdi, che si occupa di supporto psicologico a profughi e e migranti affetti da sindrome post-traumatica e i libri illustrati o muti in genere li utilizza per facilitare il dialogo con i pazienti. Ma forse hanno pensato che dei libri così belli, curati e allegri dovevano andare in mano ai bambini, per i quali sono stati creati, e così, sentito che da noi era partita un’attività rivolta a bambini arabofoni, ci hanno contattato. E ne siamo stati immensamente felici.
Felici per due ragioni: la prima, naturalmente, per il fatto poter disporre di uno strumento utilissimo ad incoraggiare i nostri piccoli allievi alla lettura e a sperimentarsi con questo “nuovo” alfabeto grazie ai testi semplici e alle illustrazioni giocose; la seconda nel constatare l’ottimo livello qualitativo raggiunto dall’editoria per l’infanzia in lingua araba, cosa che qualche anno fa non era assolutamente scontata.
La Piccola Biblioteca, che attraverso Approdi è giunta fino a noi, fa parte della rete che dal 2016 si è diffusa in Europa, Africa e Sud America grazie alle donazioni della Kalimat Foundation (emanazione della casa editrice Kalimat di Sarja, Emirati Arabi Uniti) attraverso il progetto internazionale Pledge a library, ch è stato portato in Italia da IBBY Italia, (International Board on Book for Young people), un’organizzazione internazionale no-profit, fondata nel 1953 da Jella Lepman, con lo scopo di facilitare l’incontro tra libri, bambini e bambine e ragazzi e ragazze. Ibby Italia ha sede proprio a Bologna, presso la biblioteca Salaborsa.
E dunque appena il tempo di catalogarli ed ecco che domenica 5 gennaio i libri erano pronti per incontrare i bambini ed essere portati a casa con loro in prestito. L’avvio del prestito era stato preceduto da una riunione con i genitori del nostro corso per illustrare l’iniziativa e l’importanza, per coltivare la propria lingua madre di condividere un po’ di tempo con i propri figli sfogliando un libro insieme, leggendo per loro e incoraggiandoli a collegare da soli le lettere di quello strano alfabeto per farle diventare più familiari.
Il successo non era scontato: i ritmi frenetici della vita rendono davvero faticoso dedicare tempo alla relazione anche in famiglia e i bambini sono catturati da innumerevoli distrazioni elettroniche. Invece i bambini si sono mostrati subito interessati alla proposta, non hanno esitato a manipolare i libri, a sfogliarli in gruppo anche se non ancora in grado di leggere l’arabo, e se li sono portati a casa con allegria scegliendoli in base al colore e alle illustrazioni. I più solerti, che già la domenica successiva avevano riportato il loro libro per scambiarlo, invitati dalla maestra Amal a presentarlo ai compagni, non si sono tirati indietro e con molta disinvoltura hanno fatto il riassunto in arabo. Anche se si tratta di arabo dialettale è un esercizio importante perché è inconsueto per questi bambini usare la loro lingua madre per comunicazioni non strettamente familiari e in un contesto extra-domestico. Inoltre hanno dimostrato che i loro genitori si erano evidentemente dati da fare insieme a loro durante la settimana!