Venerdì 19 aprile il gruppo di donne che frequenta il corso di italiano al Centro culturale islamico di Bologna ha partecipato ad un laboratorio di gioielleria al Centro Interculturale Zonarelli, con la collaborazione di una nostra allieva di nome Saba.
Saba è una donna di 32 anni proveniente dal Pakistan che, oltre a studiare l’italiano e a prendersi cura della propria famiglia, ha la passione di creare gioielli con la farina di mais, che in alcune occasioni, vende attraverso dei mercatini.
Questo laboratorio è nato infatti dall’idea principale di dare un’occasione alla nostra Saba di sperimentare e di mettere in mostra alle altre donne la sua passione e le sue abilità nell’artigianato, ma sopratutto è stata anche una possibilità per le donne di poter fare un’attività diversa dal solito, contribuendo a creare più armonia all’interno del gruppo.
Nel corso del laboratorio, tutte noi ci siamo appassionate a come Saba lavorava ai suoi accessori, decidendo in seguito di mettere le mani in pasta anche noi, cimentandoci nella creazione di oggetti di bigotteria e ad aiutare Saba nelle decorazioni dei gioielli.
Saba è una donna molto talentuosa perché mette in campo la sua passione per l’arte che poi trasmette anche agli altri in modo armonioso. Siamo state liete di assistere alle sue creazioni e soprattutto di dare a Saba l’opportunità di mettere in mostra le sue doti.
Sia per le donne che per noi collaboratrici questo laboratorio è stata una bella esperienza, ci siamo divertite e, soprattutto, le donne hanno colto l’occasione di imparare nuove parole in italiano.
Durante il laboratorio, infatti, le donne si sono imbattute in nuove parole della lingua italiana che le hanno permesso di arricchire il loro vocabolario. Come sottolineato nel precedente articolo sul laboratorio delle torte (che troverete cliccando qui), l’apprendimento di una lingua straniera può avvenire anche grazie attraverso attività diverse rispetto alle classiche lezioni frontali; per ultimo ma non meno importante, questo tipo di attività favoriscono a creare maggiore spirito di gruppo tra le donne, permettendo loro di uscire fuori dal guscio e sentirsi più al loro agio.
È importante dunque non sottovalutarne l’aspetto didattico, ma piuttosto di sfruttare a pieno le loro potenzialità.
Articolo e fotoracconto di Fatima Dounasser